Associazione Silvana Morelli

 

 

 

 

… Mi guardai in giro. Non c’era nulla di interessante tranne una bella ragazza stesa su una sdraio. Aveva capelli ricci neri e gli occhi chiusi.  Il sole era cocente e feci un tuffo in mare. Ritornai al mio asciugamano. La ragazza era sempre immobile. “Bella e inaccessibile” pensai.
Poco più tardi una signora si avvicinò, mi squadrò e senza tanti preamboli mi chiese:
”Mi può aiutare a trasportarla?” Solo allora mi accorsi che la bella in questione era inferma.
…
Nel tempo la spiaggia si popolò di un numero notevole di persone diversissime per estrazione sociale, attività lavorativa, credenze religiose. Silvana era il polo, la luce che illuminava e attraeva. Non si andava là per “fare un’opera buona”, ma per divertirci e dividere con lei le nostre vite. Lì incontrai Maria Ritache poi sarebbe diventata mia moglie, lì Ugo il fotografo incontrò Lucetta la professoressa sua futura sposa. Lì vennero Giuan Nasi e Lello Paltrinier: qualche tempo dopo entrarono in Seminario e divennero preti.
…
Se Genova era la città, Savona era il paese delle vacanze, Silvana viveva sulla spiaggia, anche per pregare, qualcuno passava al mattino, gli scout al pomeriggio, alla sera si diceva il rosario o la messa insieme prima di tornare a casa.
A Savona ci si stava fino al grande evento consueto di ogni anno
Il pellegrinaggio a Lourdes

 

 

Al termine ci viene offerto un un locale dove possiamo fare un breve momento di festa assieme (Focaccia, Salame, Vino, Dolci, …).
Chi lo desidera può portare quello che la sua fantasia gli suggerisce